La risposta ti sorprenderà: ecco qual è la pianta più diffusa al mondo

Le piante sono la base della vita sulla Terra da milioni di anni e la loro diffusione capillare ha permesso la colonizzazione di quasi ogni ambiente. Nel vastissimo regno vegetale, esiste un gruppo che primeggia per ubiquità e numero di specie: quello delle angiosperme, ovvero le cosiddette piante con fiore. Questo gruppo si è imposto come dominante nella maggior parte dei biomi terrestri grazie a caratteristiche evolutive uniche, che hanno garantito una fenomenale diversità e adattabilità rispetto ad altri organismi fotosintetici.

Il dominio delle angiosperme

Le angiosperme, note anche come “piante a seme protetto”, costituiscono oggi circa l’80% dei vegetali terrestri, con circa 275.000 specie viventi diffuse in tutto il mondo. Dalle foreste pluviali tropicali ai deserti più aridi, nessun altro gruppo di piante è altrettanto diffuso o versatile. Questa incredibile presenza le rende a tutti gli effetti le piante più diffuse sul pianeta, anche se al loro interno esistono innumerevoli forme, dimensioni, strategie riproduttive e adattamenti ai vari habitat.

Le angiosperme nel corso del tempo hanno sviluppato una capillarità fogliare e sistemi di impollinazione estremamente efficienti. Il loro successo evolutivo è legato in parte a queste innovazioni, che hanno consentito una fotosintesi più efficace e una strategia riproduttiva estremamente versatile, grazie anche all’attrazione di agenti impollinatori differenti, come insetti e uccelli.

Le famiglie più vaste e diffuse

In seno all’enorme gruppo delle angiosperme, spiccano alcune famiglie botaniche particolarmente numerose e cosmopolite. Tra queste, troviamo le Asteraceae, ovvero le “composite”, che contano circa 25.000 specie erbacee, arbustive e perfino arboree e rampicanti nelle zone tropicali. Questa famiglia si riconosce per la tipica infiorescenza a capolino, che racchiude un insieme di fiori che si tramutano in altrettanti frutti secchi chiamati acheni. Piante come il girasole, la margherita e l’echinacea ne rappresentano alcuni tra gli esempi più familiari.

I membri delle Asteraceae si trovano in ambienti molto diversi: dalle praterie temperate agli altopiani andini, passando per le coste e perfino nei giardini cittadini. L’ampiezza di questa famiglia testimonia la straordinaria capacità di adattamento delle angiosperme e la loro abilità di colonizzare ambienti difficili, spesso laddove poche altre forme di vita vegetale riescono a sopravvivere.

Un’altra famiglia importante è quella delle Brassicaceae (o Cruciferae), le quali includono piante alimentari di primaria importanza come il cavolo, il cavolfiore e altre specie selvatiche e ornamentali. Questa famiglia, pur con una minore numerosità rispetto alle Asteraceae, vanta una distribuzione globale e una notevole biodiversità specialmente nell’area mediterranea.

Adattabilità e successo evolutivo

L’enorme successo delle angiosperme deriva dal loro elevato tasso di diversificazione. Se alcune piante sono specializzate per ambienti umidi e ombrosi, altre hanno colonizzato habitat estremi, come le paludi salmastre, le dune costiere o le vette montane. Specie differenti hanno sviluppato infiniti adattamenti: foglie succulente per trattenere acqua, radici profonde, semi protetti da frutti che favoriscono la dispersione mediante animali, vento o acqua.

Molte angiosperme, come le piante tropicali appartenenti alla famiglia delle Aracaceae (palme), dimostrano la plasticità di questa classe vegetale. Le palme, con più di 3000 specie, sono diffuse dal Sud-Est Asiatico alle Americhe, dalle savane africane alle coste australiane, mostrando quanto la capacità di adattamento abbia favorito la diffusione delle angiosperme anche in regioni dalle condizioni climatiche estreme.

Perché le angiosperme sono le più diffuse

Ciò che rende le angiosperme il gruppo di piante più diffuso sulla Terra sono alcune caratteristiche uniche:

  • Riproduzione flessibile: producono semi protetti e frutti che facilitano la disseminazione.
  • Grande varietà morfologica: si possono trovare dal più piccolo fiore alle più imponenti sequoie.
  • Adattabilità ambientale: riescono a vivere in quasi ogni tipologia di bioma, dal deserto all’alta montagna.
  • Simbiosi con animali: molte specie hanno sviluppato relazioni mutualistiche con insetti impollinatori, aumentando il successo riproduttivo.
  • Capacità fotosintetica efficiente: la morfologia delle foglie e la presenza di tessuti specializzati ottimizzano la produzione di energia e la crescita.

Un mito sfatato: la palma e altre piante tropicali

Nonostante sia diffusa la credenza che alcune piante tropicali come la palma possano contendere il primato, realtà scientifica vuole che queste famiglie siano certamente diffuse, ma non raggiungono la capillarità delle angiosperme. Le palme sono presenti in molti continenti e habitat grazie alla loro capacità di adattarsi, ma il numero di specie e soprattutto la presenza negli ecosistemi è largamente superato da gruppi come Asteraceae, Poaceae (famiglia delle graminacee) e Fabaceae. Invece, la loro fama deriva da un impatto estetico e culturale che supera spesso la reale diffusione globale.

Le angiosperme sono responsabili anche della maggior parte degli alimenti consumati dall’umanità, dall’abbigliamento (cotone) fino ai farmaci naturali e alle piante ornamentali. In questo contesto, il loro contributo all’ecosistema globale e alla società umana è secondo solo all’importanza ecologica delle stesse.

Dal punto di vista scientifico, il primato delle angiosperme è stato così evidente che già nel XIX secolo Charles Darwin rimase colpito dalla loro veloce e misteriosa evoluzione, parlando di un abbozzo di “misteriosa origine”. Questo perché sono comparsi e si sono diversificati in un tempo geologicamente relativamente breve, conquistando in pochi milioni di anni un’incredibile varietà di ambienti, come ben raccontato nelle ricerche pubblicate nel corso degli ultimi decenni.

In definitiva, la classe delle angiosperme rappresenta la risposta alla domanda su quale sia la pianta più diffusa al mondo. Non si tratta dunque di una singola specie, bensì di un vasto fagotto di piante che hanno fatto della varietà il loro punto di forza, dominando ecologicamente e biologicamente in quasi ogni angolo della Terra.

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